Chi guarda la pianta della Basilica del Sacro Cuore Immacolato di Maria potrà notare che le navate a forma di croce sono circoscritte da un cerchio che forma come un’aureola, mentre le quattro capelle sono disposte diagonalmente a raggiera. Manca la grande cupola prevista nel progetto. Continue reading
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Michele Busiri Vici
Michele Busiri Vici (1984-1981) architetto romano, figlio di Carlo e fratello di Clemente e Andrea Busiri Vici.
Calendario 2016 del Comitato Piazza Verdi
Nel 2016, il Comitato Piazza Verdi ha pubblicato un Calendario che racconta l’architettura della zona Roma2pass Pinciano 3 cioè il Quartiere dei Musicisti intorno a piazza Verdi.
Copertina – Dettaglio della facciata del Poligrafico dello Stato – Fotografia di Donatella Marini
Un’architettura da raccontare e architetti da ricordare. Un patrimonio da preservare e valorizzare. Continue reading
Villino Valle
Il Villino Valle è una costruzione in rosso pompeiano con finiture in paperino che sorge in via Giovanni Paisiello 5, all’angolo con via Giacomo Carissimi, di fronte al Villino Alatri.
MAPPA della Zona Pinciano 3 (quartiere dei Musicisti) Continue reading
Studio Passarelli
Principali progetti dello Studio Passarelli nel Municipio II: Continue reading
Barocchetto romano
“Barocchetto” è un termine comunemente riferito all’edilizia residenziale pubblica realizzata a Roma negli anni dieci e venti del Novecento. Spesso, impropriamente, lo si classifica come un vero e proprio “stile”. Continue reading
Armando Brasini
Armando Brasini (1879-1965) è un architetto romano né razionalista né monumentalista che segue uno stile eclettico e stravagante con influenze barocche. ancora oggi difficile da inquadrare all’interno della cultura architettonica moderna. Le sue opere, pur non risultando allineate con i principi estetici della cultura ufficiale del pieno XX secolo, hanno concorso a dare “corpo e volto e riconoscibilità” alla città di Roma nei primordi della sua trasformazione in città moderna e contemporanea. Continue reading
Liberty e effimero a Roma
La vicenda Liberty a Roma è attraversata, e per certi versi enfatizzata, da un’importante occasione espositiva: la mostra internazionale del 1911, celebrativa del primo cinquantenario dell’unità nazionale. Un’occasione che oggi si classificherebbe nell’ambito dell’effimero, ma che in città lascia anche molte eredità non effimere. In realtà, nel quadri dell’esposizione il tono floreale non è affatto né egemone né prevalente: l’eclettismo storicistico pervaso da un pathos che qualcuno avrebbe poi definito «carducciano», che si ritiene il più appropriato all’occasione celebrativa, fa sicuramente la parte del leone, ma anche il gusto modernista riesce a ricavarsi uno spazio. Lo ha nella grafica delle affissioni (i manifesti dell’esposizione sono affidati a Duilio Cambellotti, Aleardo Terzi, Galileo Chini, Vittorio Grassi) ma pure, nelle architetture temporanee, in quelle permanenti e nelle stesse acquisizioni di opere d’arte effettuate in tale circostanza da istituzioni pubbliche. Continue reading