Villa Torlonia si estende tra via Nomentana, dove al civico 7 ha il cancello monumentale di ingresso, via Alessandro Torlonia, viale di Villa Massimo, via Siracusa e via Spallanzani. E’ una delle ultime ville storiche realizzate a Roma dai Torlonia nell’Ottocento. Oggi il parco della villa è aperto al pubblico e le numerose costruzioni, a partire dal Casino Nobile sono state in parte recuperate e utilizzate per scopi di interesse pubblico.
A Villa Ada c’è una piccola valle che collega, con un viale in discesa, l’area sotto gli ingressi su via Salaria dove sono i due laghetti superiori, con la grande piana verso dove è il grande lago e poi l’ingresso di via di Ponte Salario. E’ chiamata la Valle delle Sughere.
Nei grandi lavori che Alfred Strohl fa per realizzare la sua residenza, oltre a ricostruire il casino nobile in stile neo-medievale e realizzare nella proprietà numerose piccole costruzioni per ospitare abitazioni e studi di artisti, definisce l’assetto viario e risistema completamente il parco in stile inglese, con opere di rimboschimento e piantando diversi alberi esotici e piante da fiore allora introvabili a Roma. Inoltre lo anima con percorsi, giochi d’acqua e ninfei di pietra lavorati a rustico, trasforma in stile neo-medioevale anche gli edifici preesistenti e realizza un laghetto nella parte prospiciente Villa Giulia. Adiacente alla dimora realizza un suggestivo bosco artificiale costituito da alberi in cemento di cui sopravvivono pochi brandelli. Continue reading →
Il Parco Rabin è un giardino pubblico dei Parioli con panchine, fontanella e lampioni che la rendono vivibile anche di sera. Il parco si sviluppa lungo il tratto centrale di via Panama ed è dedicato allo statista israeliano Yitzhak (cioè Isacco) Rabin Primo Ministro di Israele e Premio Nobel per la pace, ucciso da un colono ebreo estremista nel 1995.
una grande area pubblica verdelico che si sarebbe dovuto chiamare Parco Margherita Parco Margherita o Parco della Regina Margherita, in onore della regina regnante, è un progetto, non realizzato, di si sarebbe esteso sui Monti Parioli e, come scriveva Aurelio Martinelli nel 1885 “a nord-est della linea che ne segue la cresta da porta Salara, nord della vigna Sant’Agostino, scendendo presso l’Acqua Acetosa fino a Monte Antenne”.
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Per maggiori informazioni puoi consultare
la legge per i cookies