Casa Molle è un appartamento nella palazzina in fondo a via Magalotti, al civico … , ben visibile dai tavolini del Cigno in viale dei Parioli.
- MAPPA della Zona Pinciano 4 (da piazza Pitagora a piazza Euclide)
Casa Molle è un appartamento nella palazzina in fondo a via Magalotti, al civico … , ben visibile dai tavolini del Cigno in viale dei Parioli.
Giulio Rosso nel 1932 affresca gli ambienti di casa Molle, sintesi matura dell’architettura degli interni di Vittorio Morpurgo. Continue reading
Vittorio Ballio Morpurgo (1890-1966) nasce a Roma da Luciano Morpurgo, avvocato di famiglia ebraica triestina, e da Giulia Ballio. Continue reading
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L’impianto fu inaugurato nel 1932 e chiamato inizialmente “Foro Mussolini”. Il monumentale accesso si trova su piazza Lauro De Bosis, dove si eleva l’imponente Obelisco marmoreo dedicato a Mussolini, realizzato su disegno di Costantino Costantini. Il monolite è il più grande blocco di marmo mai estratto dalle Alpi Apuane.
A destra, si trova l’ex Accademia di educazione fisica, oggi sede del CONI, realizzata tra il 1928 e il 1932 da Enrico Del Debbio. Sulla sinistra dell’obelisco, sorge il Palazzo delle Terme, progetto del 1937 di Costantino Costantini, che ospita l’ex Accademia di Musica, oggi sede dell’ISEF e dell’auditorium RAI, la splendida Piscina coperta con i mosaici pavimentali di Giulio Rosso e quelli parietali di Angelo Canevari, e l’ex palestra del Duce.
Nel corso degli anni, il progetto fu ampliato con la costruzione di altri edifici e l’intervento di altri architetti. Tra questi, il giovane Luigi Moretti, incaricato al posto di Del Debbio alla direzione dell’ufficio tecnico dell’Opera Nazionale Barilla e disegnatore della Casa della Scherma, capolavoro di architettura razionalista del Novecento, inaugurato dallo stesso Mussolini con il nome di “Accademia fascista di scherma”.
Moretti si occupò della realizzazione del piazzale dell’Impero, oggi viale del Foro Italico, realizzando un vasto spazio celebrativo della forza e delle conquiste del regime. L’area è ricoperta da mosaici bianchi e neri, opera di Gino Severini, raffiguranti simboli e discipline sportive. Ai lati, sono collocati una serie di blocchi di marmo bianco, sui quali sono incise le date fondamentali del regime. Alla fine del viale sorge la fontana della Sfera, una vasca circolare del diametro di 3 metri, con una sfera ricavata da un singolo blocco di marmo delle cave di Carrara, realizzata dagli architetti Giulio Pediconi e Mario Paniconi. Il bacino intorno alla fontana è decorato con mosaici di marmo bianchi e neri raffiguranti soggetti marini, realizzati su cartoni di Giulio Rosso.
Alle spalle della fontana si trova lo Stadio Olimpico, edificato sull’originario progetto dello Stadio dei Cipressi iniziato nel 1932. Nel 1951, con la designazione di Roma per le Olimpiadi del 1960, si intervenne sulla struttura, aggiungendo all’impianto originario una serie di anelli in marmo. Lo stadio fu inaugurato con il nome di “Stadio dei Centomila” o Olimpico nel 1953. Nel 1990, in occasione dei Mondiali di calcio, la struttura fu ricostruita in gran parte e arricchita di un sistema di copertura.
Del grandioso Complesso del Foro Italico fa parte il Polo Natatorio del Foro Italico, che include lo Stadio Olimpico del Nuoto, costruito per le Olimpiadi del 1960 su progetto di Enrico Del Debbio e Annibale Vitellozzi. Tra il viale delle Olimpiadi e il viale dei Gladiatori si trovano lo Stadio del Tennis di Roma (noto anche come Campo Centrale, inaugurato nel 2010), il Next Gen Arena,; lo Stadio Nicola Pietrangeli, ex Stadio Pallacorda, realizzato tra il 1931 e 1933, intitolato al campione di tennis dal 2006, e undici court secondari.
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In questa pagina riportiamo un breve e garbato racconto di una nostra amica, Caterina Falcetta, dal titolo “Quel piccolo giardino in via Livenza“.
Fino a metà Novecento, la Fontana dell’Acqua Acetosa si trovava in aperta campagna ed era meta di gite e scampagnate “fuori porta”, durante le quali si beneficiava di una bella bevuta di quella che qualcuno giura che fosse “tra le migliori acque litiche della Penisola”. La fonte quindi è stata sempre meta di numerosi romani che “andavan ad empir fiaschi e recipienti della salubre acqua”. Continue reading
Questa Passeggiata urbana R2p è stata preparata da Andrea Ventura per OpenHouse Roma nel 2021
Dalla “Dolce Vita” alla “Movida”
Passeggiata lungo viale Parioli attraverso i suoi bar, i suoi ristoranti ed i suoi negozi (vecchi e nuovi). Questa passeggiata ripercorrerà la vita dei Parioli dagli anni della Guerra ai giorni nostri, attraverso ricordi, emozioni e nuovi sogni. Continue reading
Il rapporto dei romani con i luoghi simbolo della campagna fuori le mura era continuo. Le famiglie che vivevano all’interno delle mura amavano le gite “fuori porta”: ai Castelli, alle Acque Albule presso Tivoli, o alla Fontana dell’Acqua Acetosa, situata tra la via Flaminia e la Salaria. Continue reading
L’acqua della fontana dell’Acqua Acetosa sgorgava da una sorgente acidula-ferruginosa nota da tempo immemorabile sulle riva sinistra del Tevere a monte della città. Continue reading
Via Lorenzo Magalotti è una piccola traversa cieca di viale dei Parioli. In questo articolo del Corriere della Sera intitolato “La meraviglia immobile della casa Morpurgo” è descritta la casa dell’avvocato Molle dove l’architetto realizzò i mobili e ordinò preziose decorazioni ai più raffinati artigiani dell’epoca.