Agonia dello Stadio Flaminio

Uno stadio che ha fatto la storia del calcio italiano ridotto a un rottame in completo abbandono. Parliamo dello Stadio Flaminio, che nel 1934 fu teatro della finale Mondiale tra Italia e Cecoslovacchia. Allora si chiamava Stadio Nazionale del Partito Nazionale Fascista, ma il campo è lo stesso, contenente la mattonella da cui Raimondo “Mumo” Orsi segnò il pareggio permettendo agli azzurri di vincere il torneo mondiale con un gol di Schiavio nei supplementari. Continue reading

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6. Locali negli anni Sessanta

L’immagine di Roma negli anni Sessanta, è quel­la di una città più paciosa e bonaria del­l’attuale.  Una città dai ritmi più umani, meno trafficata, meno pericolosa, più sem­plice.  Un mondo dove quasi non esisteva­no le differenze sociali, dove, capitava che il figlio del professionista e il figlio del por­tiere diventavano grandi insieme e si ritrovavano amici come oggi non accade quasi più.

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