5. Dal 1500 al 1900

Nel Quattrocento, rispetto ai secoli precedenti, la situazione urbanistica del territorio preso in esame non subisce mutamenti degni di nota. I fulcri intorno ai quali ruota la vita civile ed ecclesiastica sono ormai chiari: lungo le direttrici costituite da via Flaminia, via Salaria, via Nomentana e via Tiburtina, dal perimetro delle Mura Aureliane andando verso l’esterno, si dispongono le comunità religiose conventuali e le tenute suburbane con le rispettive ville, che soprattutto a partire dal 1400 occupano aree sempre più vaste. Continue reading

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Storia del Pincio

Il Pincio è il primo “parco” creato a Roma dal papa per offrire a tutti i cittadini un’area di verde pubblico tra il 1810 ed il 1818 su un’area occupata nell’antichità da alcune splendide ville dell’aristocrazia romana dall’architetto e archeologo romano Giuseppe Valadier (1762-1839), nel contesto del più ampio progetto di sistemazione della zona di piazza del Popolo che incluse, oltre al giardino, al colle Pincio e alla Casina Valadier, anche il monastero degli Agostiniani, l’imbocco delle via di Ripetta e via del Babuino e la limitrofa caserma di piazza del Popolo.

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Palazzo Borghese

Palazzo Borghese è il palazzo della famiglia Borghese, che si erge su grande isolato tra via di Ripetta, via dell’Arancio, via di Monte d’Oro, via della Fontanella di Borghese, largo della Fontanella di Borghese, piazza Borghese e via Borghese.

La famiglia Borghese viene da Siena e Roma nel 1541 e in sessant’anni conquista i vertici della società romana con l’ascesa al soglio pontificio di Camillo che assume il nome di Papa Paolo V. Paolo V adotta il nipote Scipione Caffarelli e lo nomina “cardinal nepote”, cioè suo plenipotenziario ed è a questi due personaggi che si deve la Villa e il palazzo Borghese nel Rione Campo Marzio.

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